DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
dott. I. Bersenda
Con le locuzioni Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) si indicano tutte quelle problematiche che concernono il rapporto tra gli individui e il cibo.
Come sappiamo e vediamo negli ultimi anni questo problema si presenta con sempre maggiore frequenza e peraltro con elementi nuovi e differenti. Sempre piu’ spesso si riscontrano casi di disturbi alimentari in età che non erano considerate a rischio, sempre di piu’ risulta essere un problema non solo femminile ma anche maschile. Infine vorrei sottolineare come sempre piu’ frequentemente in terapia arrivino casi complessi di anoressie atipiche o di abbinamento o alternanza di diversi disturbi alimentari.
Anoressia nervosa
La persona che soffre di anoressia nervosa rifiuta il cibo e l’idea di mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale; inoltre presenta amenoreea ossia assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi (Falabella, 2001).
L’anoressia, se persiste, può portare alla morte.
Si tratta di un sintomo che accompagna distinte malattia e può avere molteplici cause (Wikipedia).
Può venir curata a livello individuale e familiare.
Bulimia nervosa
La bulimia nervosa è caratterizzata da ricorrenti episodi compulsivi di “abbuffate” e da modalità inappropriate per smaltire ed espellere quanto ingurgitato al fine di evitare l’aumento di peso.
Il tipo di intervento terapico consigliabile è simile a quello descitto per l’anoressia nervosa (Falabella, 2001).
Il Dismorfismo corporeo implica il vedere il proprio corpo inadeguato.
Interessante video sull’anoressia e sulla bulimia:
http://www.youtube.com/watch?v=jN_Q12CaNuo
Obesità
Si definisce obeso un individuo la cui massa di tessuto adiposo sia eccessiva, con indice di massa corporea maggiore di 30. L’obesità è quasi sempre correlata ad altre malattie, tra queste le disfunzioni cardiocircolatorie, il diabete e l’ictus.
Dieta ipocalorica (seguite dal dietologo) e attività fisica possono aiutare nei casi meno gravi, ma per quelli più problematici si interviene anche con terapie farmacologiche o chirurgiche.
Alla base dell’obesità è quasi sempre una cattiva o eccessiva alimentazione e una vita sedentaria, ma, nonostante questo, l’obesità può essere anche legata a condizioni genetiche, fattori ambientali, disfunzioni ormonali e alla psiche del paziente; qua spesso risiede la causa di questi disordini alimentari. È quindi basilare un supporto psicologico per curare questa patologia invalidante (Wikipedia).
Disturbo da alimentazione incontrollata o BED (Binge Eating Disorder)
Questo disturbo si presente con abbuffate simili alla bulimia, in assenza però di comportamenti compensatori (quali il vomito, l’uso di lassativi, ecc.).
Interpretazione dei disturbi del comportamento alimentare
secondo la dott. Bersenda
Sicuramente Uno esiste in relazione a qualcosa o con qualcuno (Gianfranco Cecchin).
Uno per poter far vedere agli altri che esiste deve farsi notare e quindi può farlo in vari modi, ad esempio per aiutarsi ad essere accettato e per sopperire il bisogno di appartenenza arriva ad avere un rapporto col cibo tale per cui deve ricorrere a diete drastiche per voler raggiungere un’ideale di bellezza che non ha mai raggiunto o che ha raggiunto in passato e che gli ha permesso di vivere delle situazioni relazionali appaganti.
Molto spesso il continuo bisogno di mettersi alla prova con il cibo può derivare anche da una bassa autostima e da problemi relazionali con il cibo e non solo. Infatti il cattivo rapporto con il cibo rappresenta anche il rapporto che si ha con se stessi e con il proprio corpo oltre al rapporto che si ha con gli altri.
Per riprendere il benessere non solamente psico-fisico, ma anche relazionale della propria vita, nel mio studio offro un luoghi di ascolto della sofferenza e della storia unica e particolare di ognuno. Lavorando sull’autostima, la consapevolezza dei proprio punti di forza e debolezza oltre al lavoro di sostegno psicologico legato alle relazionali che si hanno con la propria famiglia, le relazioni con i coetanei, le relazioni con i datori di lavoro e gli altri colleghi, ecc. si lavora insieme per migliorare la propria relazione con sè stessi, il proprio corpo e gli altri.